Arriva il 5G, ma i nostri lettori scelgono di attendere: nessuna corsa alle nuovi reti

di Redazione

Come abbiamo visto nelle tante presentazioni al MWC 2019 le reti 5G rappresentano la prossima generazione di connettività per Internet mobile, su cui gli operatori puntano moltissimo dato che potranno offrre velocità più elevate e connessioni più affidabili su smartphone e altri dispositivi rispetto al passato.

Combinando una tecnologia di rete all’avanguardia e le innovazioni più recenti, il mondo del 5G dovrebbe offrire connessioni che sono assai più veloci delle connessioni attuali, con velocità di download medie di circa 1GBps che dovrebbero presto diventare la norma.

Le reti contribuiranno ad alimentare un enorme aumento della tecnologia di Internet of Things, fornendo l’infrastruttura necessaria per trasportare enormi quantità di dati, consentendo un mondo più intelligente e più connesso.

Con lo sviluppo ben avviato ei banchi di prova già in tutto il mondo, le reti 5G dovrebbero essere lanciate in tutto il mondo entro il 2020, lavorando a fianco della tecnologia 3G e 4G esistente per fornire connessioni più veloci che rimangono online ovunque tu sia.

Questo lungo preambolo per proporre i risultati di un “sondaggio” – le virgolette sono obbligatorie dato che non ha assolutamente carattere scientifico, ndr – che abbiamo sottoposto ai nostri lettori sul canale Telegram di Mondo3.

I dati sono comunque interessanti: stando a sabato 23 marzo, solo il 21% di coloro che ha risposto ha detto di “non sapere e/o non essere interessato” al 5G.
La nostra domanda, infatti, era stata chiara: “In queste settimane si è parlato molto del 5G. Stanno partendo le prime tariffe che lo comprendono, voi cosa pensate di fare?”

4% – Sono/sarò uno degli early adopter a “qualunque prezzo”
14% – Attiverò il 5G solo se il mio gestore lo farà pagare poco di più (+ 1/3 euro/mese)
61% – Aspetterò che ci siano più terminali e maggiore copertura (1/2 anni)
21% – Non mi interessa/Non so

“Vince” l’attesa quindi, probabilmente a seguito anche dell’esperienza con il 4G che – per alcuni operatori – ha avuto una lenta diffusione sul territorio nazionale rispetto alle aspettative. Altro fattore importante sarà il costo, l’idea del 5G già abilitato in tariffe a “costo pieno” come nell’ultimo canvass Vodafone, sembrano non attirare tantissimo.
E gli “early adopter” a qualsiasi costo sembrano essere davvero – almeno secondo la “storia” dei lettori di Mondo3 – una nicchia davvero piccola…

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